Conferenza Stampa: MR. NOODLES, 1° Specialone 2014

Buon giorno a tutti.
La seconda conferenza stampa di oggi, giornata dedicata alle case di produzione momentaneamente inattive, è dedicata a Mr. Noodles.
La solita folla di giornalisti è pronta con microfoni e taccuini. Iniziamo.

D: Mr. Noodles, sono ormai tanti gli anni che la separano dal suo ultimo film uscito in sala. Come mai non ha più scritto nessun film, da solo o anche in coproduzione?

R: Prima di "Blankets" (il mio unico film co-prodotto con Papele) avevo molti progetti iniziati e mai conclusi: ad esempio "Pulp Stories" che ora so che ha fatto Clint, oppure "Pulp" tratto da Bukowski (che avrei dovuto fare insieme a Lorenzo/piccettino) o "Soffocare" da Palahniuk di cui ho fatto uscire la prima parte al Festival di Roma quando si sapeva che al cinema sarebbe uscito il film vero e proprio. Dopo "Blankets" il nulla. Non ho avuto più stimoli, inoltre iniziando l'università è iniziata un'altra fase della mia vita, ho iniziato a scrivere di cinema in maniera un po' più serie e in maniera più continuativa; insomma, non avevo più il tempo per leggere i film virtuali, tanto meno scriverli. Perché, diciamocelo, Cinematik se giocata in maniera seria porta via un sacco di tempo.

D: Malgrado la sua inattività, la sua presenza sul forum è costante e assidua, soprattutto in "film-chat". Come giudica questa nuova generazione di film-makers?

R: Non credo si possa dare una definizione generale sui nuovi nomi, ognuno ha le proprie peculiarità e il proprio background.

D: Gira la voce secondo la quale voi vecchi produttori non torniate in attività per paura di confrontarvi con questa nuova leva, che mira a sfornare prodotti di più alto valore artistico e tecnico rispetto ai vostri vecchi film. Che ci dice al riguardo?

R: Che sicuramente non è il mio caso.

D: Cosa rimpiange della vecchia cinematik e cosa le piace e non le piace di questa attuale?

R: Mah, io sono arrivato qui nel 2005 e la celebre "età dell'oro" veniva già rimpianta non giocando attivamente, non conosco bene le dinamiche createsi tra i nuovi produttori, quindi non posso rispondere a questa domanda. Forse "ai miei tempi" c'era generalmente una maggiore partecipazione al forum, forse si discuteva di più e gli utenti vedevano/commentavano più film. Oppure è solo una mia impressione...

D: Un'ultima domanda: quale dovrebbe essere la "proposta irrinunciabile" che potrebbe convincerla a tornare a produrre film?

R: Nessuna. Se volessi tornare lo farei di mia sponte.

Bene, dunque. Grazie Mr. Noodles, ed ora passiamo la linea agli internauti del forum di cinematik, che certamente vorranno proporle delle domande o commentare quanto lei ha appena detto.
A presto.

Intanto c'è da dire che è un piacere vedere anche lui alla conferenza. Anche se non gioca attivamente, credo sia una presenza importante per il forum.


Una domanda l'avrei:

C'è, tra i libri o fumetti che hai letto negli ultimi (2?) anni, qualcosa che ti ha fatto dire: "questo mi piacerebbe trasporlo e ci metterei questo regista e questi attori"?.
E se sì, ci diresti qualche titolo?

spero che nessun altro qui dentro mi definisca "il tuo rivale", se no smetto di scrivere seduta stante . comunque non ricordi altri film oltre "Blankets", perché non ce ne sono!


stabilmente da 5 anni su www.ondacinema.it, con una saltuaria collaborazione su www.movieplayer.it



mah sì...ad esempio credo che "Viaggio al termine della notte" di Céline, uno dei romanzi cardine del 900 letterario, possa essere una sfida notevole per alcuni produttori (anche nella realtà), sebbene il rischio di fallire sia altissimo. ci vorrebbero dei registi fortemente visionari, che imprimano un concept personale alla materia: da Paul Thomas Anderson a Abdellatif Kechiche (anche se il suo background marxista credo gli impedisca di venire a contatto con un autore come Céline), ma anche per uno ambizioso come Sorrentino potrebbe essere un banco per mettere alla prova le sue capacità. l'attore difficile da definire: in Francia magari Amalric e negli States Jackie Earle Haley o Joaquin Phoenix. in Italia vedo solo Filippo Timi, adeguamente diretto.
poi ultimamente ho letto "La profezia dell'Armadillo", l'esordio in volume del fumettista Zerocalcare e non capisco come nessuno in Italia non abbia pensato di ricavarci una serie-tv, perché è un materiale di partenza a dir poco perfetto

l'ho letto anche io. ma direi che va benissimo come fumetto e basta, è troppo specifico per vederlo in un altro medium, se non con gli opportuni cambiamenti del caso. almeno secondo me.

ma che discorso è, arc? certo che bisogna fare i dovuti cambiamenti, infatti ho scritto che è un "materiale di partenza" non di arrivo voglio dire che per impostazione narrativa è perfetto per trarci una serie e, inoltre, in Italia c'è proprio un buco che riguarda il racconto delle nevrosi generazionali (dei trentenni), fatto ovviamente in questo modo, con uno sguardo interno, non con le moccianate o con le minchiatelle di Fausto Brizzi.

errore mio, pensavo parlassi proprio della trasposizione del fumetto così com'è.

Per ora dico solo che il rivedere "il mio figlio figlioccio" in uno specialone è un tuffo al cuore. Poi commento anche il resto.

per la serie "nemo propheta in patria": http://www.ondacinema.it/news/il_primo_fil...erocalcare.html

lo so. resto comunque dell'idea che cambieranno delle cose, anche se la sostanza e lo spirito resteranno quelli dell'opera originale (come è giusto che sia) .